venerdì 26 dicembre 2014

I tuoi calzini Blu

Stasera ceniamo. Hai detto.
Di Baci. Risposi.
Stasera, di baci, allora, ceniamo. Pensai.
No. Hai detto.
   Nel taschino interno del cappotto, tanto talmente piccola volevo essere. Di Grazia, volevo stare, tra il profumo dei miei vestiti puliti, la seconda esistenza del prolungamento della mia pelle - chiamavo i miei vestiti - e il prolungamento della tua, pelle - che poi mi piaceva il tuo maglione, l'ho detto , hai sorriso.
   Sono caduta, come Eva, per terra dal paradiso, e mi sono vergognata come lei. Ma a differenza sua ho l'omphalos.
   Un sogno, ti ha sognato. Era un sogno. Ma l'immagine che non riesco a togliermi dalla testa: i tuoi calzini Blu. E tu non dici mai il mio nome, ma non sei una foglia e non sono una lumaca. Rumori Blu. Umori Blu. Calzini Blu. Esco di casa e guardo il cielo. Tu non ci sei.

martedì 23 dicembre 2014

analfabetismo emotivo

Secoli di noia digestiva.
Ecco cos'è. La noia arriva durante la digestione.
    Secoli di noia digestiva, e, un'immensa pace di sete dissetata.
Un'immensa pace di sogni sognati.
Un'immensa pace di fame sfamata.
Un'immensa pace di desideri desiderati.
    Se ho fame mi nutro e mi sfamo.
Se ho sete bevo e mi disseto.
Sogno e desiderio sono in secoli di noia digestiva.
    Sfamare e dissetare sono concetti propriamente fisici, e non ho più voglia di fare sinestesie, per il resto.
    Ho sempre vissuto il susseguirsi dei numeri con una certa ansia.
Ogni qual volta che arrivo alla sequenza cinque sei sette  mi blocco. Penso al Cinque innamorato perso del Sei, e il Sei super innamorato del Sette. Mi ha sempre fatto tenerezza il Cinque, il Sei non se lo è mai calcolato.
    Il cinque non ha mai calcolato il quattro, del resto.
Un'infinita solitudine inesprimibile. Dare sentimento a numeri, per trovarne un po' che non è in noi.
     Chi è il 6? Tu, Tu sei.